Donne che, con il loro coraggio e la loro visione, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia.
Caterina de’ Medici (1519-1589)
Nata a Firenze, Caterina de’ Medici fu regina di Francia e successivamente reggente. La sua influenza andò oltre la politica: introdusse alla corte francese l’arte culinaria fiorentina, portando innovazioni e ricette come il papero al melarancio, che in Francia oggi chiamano “Canard à l’orange” (Anatra all’arancia), e contribuendo alla diffusione della pasta frolla e dei gelati oltre che di tante altre invenzioni ‘a sua misura’ che sono poi diventate moda o uso e costume, come la forchetta, i tacchi a spillo, il corsetto o la sella da amazzone. Alcuni ritratti di questa straordinaria donna fiorentina si possono trovare a Palazzo Pitti.
Artemisia Gentileschi (1593-1653)
Sebbene nata a Roma, Artemisia Gentileschi trascorse il periodo più significativo della sua vita a Firenze. Fu la prima donna a essere ammessa all’Accademia delle Arti del Disegno. Affidata agli insegnamenti del pittore Agostino Tassi e da lui violentata, la giovane, sostenuta dal padre Orazio, sporse querela. Il processo si concluse l’anno successivo – per la prima volta nella storia – il Tassi fu condannato all’esilio per aver commesso il fatto. È fondamentale conoscere questa storia per comprendere Artemisia, il suo tormento, la sua grande emancipazione e indipendenza. La sua arte, caratterizzata da una forte intensità emotiva, sfidò i dettami dell’epoca, affermandosi in un mondo dominato dagli uomini, tanto da definirsi orgogliosamente una “pittora”. Alla Galleria degli Uffizi è esposta la sua Decapitazione di Oloferne dove Artemisia si raffigura in Giuditta per ricordare ed esprimere tutta la rabbia per il torto subito.
Anna Maria Luisa de’ Medici (1667-1743)
Ultima discendente della dinastia Medici, Anna Maria Luisa continuò nel segno della famiglia: collezionò opere d’arte, assegnò una definitiva sistemazione alle Tombe Medicee, fece costruire il campanile della basilica di San Lorenzo. Ma l’opera per la quale viene principalmente ricordata è “avere difeso il Patto di Famiglia”, grazie al quale il patrimonio artistico di Firenze non venne disperso.
A condizione espressa che di quello che è per ornamento dello Stato,
per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri,
nulla sarà trasportato e levato fuori dalla Capitale e dallo Stato del Gran Ducato
Grazie a lei possiamo ammirare così come sono, la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, il Giardino dei Boboli, le Cappelle Medicee e molto altro. Come a dare il benvenuto ai visitatori, il suo ritratto si trova proprio sopra la biglietteria all’ingresso della Galleria degli Uffizi.
Eleonora Duse (1858-1924)
Celebre attrice teatrale che, pur non essendo fiorentina ebbe un forte legame con la città di Firenze. Nel 1908, la Duse individuò un piccolo teatro dismesso in via Ghibellina, e decise di trasformarlo nel suo spazio personale per le prove. Fino al 13 aprile sarà visitabile al Teatro della Pergola la mostra Partirò e porto le cose a casa con oggetti appartenuti all’attrice e conservati con cura per più di un secolo.
Margherita Hack (1922-2013)
Nata a Firenze in “via Centostelle” non poteva che diventare una astronoma… Margherita Hack era una fisica italiana specializzata in astronomia. Frequentò il liceo classico Galileo di Firenze e decise di iscriversi alla facoltà di fisica dell’Università di Firenze. Il suo voto di laurea di 101/110 non rispecchiava la portata della tesi: un lavoro di ricerca sulle Cefeidi, stelle variabili particolarmente brillanti, il cui studio aiuta a capire come si espande l’universo. Dopo la laurea continuò a occuparsi di spettroscopia stellare all’Osservatorio astronomico di Arcetri, poi divenne assistente della cattedra di Ottica all’università. È stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio astronomico di Trieste.
Oriana Fallaci (1929-2006)
Considerata la giornalista italiana più influente e controversa del XX secolo, Oriana Fallaci ha segnato la storia del giornalismo affrontando temi scomodi e intervistando i poteri forti. Durante la sua vita straordinaria ha documentato ed esplorato il mondo per cercare la verità, sfidando una società dominata da figure maschili. Famosa per il suo stile frontale e diretto, ha intervistato leader mondiali e raccontato conflitti con una prospettiva unica, sfidando le convenzioni e difendendo la libertà di pensiero. È di questi giorni l’uscita della serie tv Miss Fallaci, ambientata alla fine degli anni ’50, che racconta gli inizi della carriera di Oriana Fallaci (interpretata da Miriam Leone).