Fu grazie ai Greci (che introdussero la vite in Italia nel VIII sec. a.C.), che gli Etruschi popolo laborioso e gaudente, apprezzarono la vitis vinifera, e il suo prodotto, il vino!
Non solo, mentre i greci escludevano le donne dai banchetti e dal consumo del vino, invece gli Etruschi amavano brindare con le loro donne, e fecero di tutto per incrementare la cultura e il commercio del vino verso l’Occidente.
A Firenze, nel 1266, i commercianti di vino costituirono la prima corporazione assieme ad osti, fornai e albergatori, e nel 1282 un calice rosso in campo bianco divenne lo stemma dell’Arte dei Vinattieri. Ne facevano parte i proprietari delle osterie e i mercanti di vino che vendevano il vino all’ingrosso o nelle mescite.
Dal 1670 Cosimo III de’ Medici iniziò a regalare ai sovrani di Inghilterra, Austria, Francia, Olanda, i vini di Montalcino, Pomino, Maiano e altri, contribuendo a rafforzare il prestigio del vino toscano.
Il 24 settembre del 1716, sempre grazie a Cosimo, fu creata la prima DOC “denominazione di origine controllata“, per vini quali Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra, vini prodotti esclusivamente nelle relative aree geografiche. (*)
Ai giorni nostri DOC e DOCG sono termini comuni nel linguaggio e nella conoscenza del mondo del vino, e la Toscana è sempre in prima linea con vini di altissima qualità.
Anche noi di Zà Zà produciamo e vendiamo vino: Chianti Zà Zà DOCG e Rosso bio Chianti Classico Gallo Nero DOCG, sul nostro shop on line www.trattoriazaza.it/negozio/, un negozio sempre aperto, nel quale vi aspettiamo!
(*) Per chi volesse continuare ad approfondire la storia del vino toscano che abbiamo proposto, consigliamo la pubblicazione che più di ogni altra ci ha piacevolmente accompagnato: Storia del Vino in Toscana, a cura di Zeffiro Ciuffoletti, Edizioni Polistampa, 2000.