Abbondanza, ricchezza, salute. Tutti i cibi ‘portafortuna’
Il menù ideale, dall’aperitivo al dolce, parte dalla melagrana e passa dagli spaghetti al riso, dal cotechino al capitone, dalle lenticchie alle bietole, e poi uva, noci, castagne e, naturalmente, bollicine!
Buon anno e felice 2019!
Melagrana affogata nel vino per aperitivo…
Il buon auspicio per il nuovo anno inizia con la melagrana, i cui semi rossi, simbolo di fertilità e fortuna, secondo la tradizione, vanno immersi in un bel calice di vino (bianco o rosso secondo i gusti) per portare davvero fortuna.
Riso come augurio di abbondanza
Il riso è considerato un alimento che simboleggia l’abbondanza, tanto che durante i matrimoni si lancia come simbolo di ricchezza e fertilità, un’usanza praticata già al tempo degli antichi romani.
Spaghetti, uguale longevità e prosperità
Forse non tutti sanno che in alcune nazioni del mondo la pasta lunga ha un significato speciale: augura longevità e prosperità. Questo è il motivo per cui al cenone classico, come accade in molte regioni italiane, non mancano mai spaghetti, fettuccine, bucatini e tutti i tipi di pasta lunga che simboleggiano la continuità della vita. L’importante è non mangiare pasta corta per sfidare la sorte.
Il peperoncino scaccia guai
Rigorosamente rosso, come il famoso cornetto portafortuna napoletano, è fondamentale per scacciare il malocchio. Da usare per i piatti del cenone o per decorare la tavola.
La tradizione è legata non solo al colore rosso, ma anche alla sua forma che ricorda il cornetto di corallo scaccia guai.
Cotechino, zampone e Capitone
Il maiale è, sin dai tempi remoti, simbolo di prosperità e sazietà e rappresenta un portafortuna in varie parti del mondo: in Ungheria a Capodanno si mangia il maiale arrosto con una mela in bocca, ma anche a Cuba, in Spagna e in Portogallo si è soliti mangiare piatti a base di maiale.
A nord e in centro Italia, sono un classico, cotechino o zampone con le lenticchie.
A sud e specialmente a Napoli invece è quasi d’obbligo il capitone, nome della femmina dell’anguilla, che esorcizza la malasorte e la malvagità, annullando l’oggetto portatore della negatività. Il Capitone si può gustare fritto, marinato, in umido e anche alla brace (cottura che permette al pesce di perdere una buona quantità di grasso).
Lenticchie, si trasformano in monete
Le lenticchie occupano un posto di primo piano nei menù di fine anno. Sono tradizionalmente sinonimo di fortuna e ricchezza, tanto che un tempo si usava regalare un piccolo portamonete pieno di lenticchie con l’augurio che queste si trasformassero in soldi.
Noci, castagne e fichi secchi
Sinonimo di sicurezza, prosperità e antidoto contro la cattiva sorte, questo sono le noci e le castagne e la frutta secca in genere, in tavola con sette tipologie diverse: nocciole, noci, arachidi, mandorle, datteri, fichi secchi e uvetta.
Uva e mandarino, frutti portafortuna
“Chi mangia l’uva a Capodanno conta i quattrini tutto l’anno“, così recita un antico proverbio.
Secondo la tradizione popolare, per garantirsi prosperità e sorte propizia, allo scoccare della mezzanotte è necessario mangiarne almeno dodici acini di uva, uno per ogni rintocco e per ogni mese del nuovo anno.
Per il Feng Shui, il mandarino è il portafortuna per eccellenza. A farne un simbolo di ricchezza è anche il suo colore che ricorda quello delle monete d’oro. Che ci crediate o no, non fateli mancare a tavola, sono l’ideale come “sgrassante” dopo l’abbuffata di cibi grassi e sostanziosi.
Infine, il brindisi col botto!
E, allo scoccare della mezzanotte, accogliete il nuovo anno con le “bollicine” che più vi aggradano: champagne, spumante o prosecco, anche se per noi… W l’Italia e i suoi magnifici vini!
Buon anno e felice 2019!