È dal 1475 che nel Duomo di Firenze, in occasione del solstizio d’estate, si svolge uno spettacolo suggestivo e fuori dal comune che attrae centinaia di visitatori incuriositi: il passaggio del Sole nello gnomone di Santa Maria del Fiore, che con i suoi 90 metri di altezza è il più grande al mondo.
Il solstizio d’estate, che segna l’inizio dell’estate nel nostro emisfero, quest’anno cadrà il 20 giugno alle 20:51, dando vita al giorno più lungo dell’anno. In questa data il Sole sorgerà alle 5:36 e tramonterà alle 20:51, regalandoci ben 15 ore e 15 minuti di luce.
Come ogni estate, andremo a “rimirar le stelle” e ad esprimere desideri, in particolare il 16 giugno, quando a raggiungere il picco di visibilità saranno ben tre sciami meteorici, e poi il 17, 19 e 20 giugno.
Altri strumenti astronomici sono sparsi un po’ per tutta Firenze, come quelli sulla facciata di Santa Maria Novella che servono a determinare il giorno esatto dell’equinozio di primavera (il giorno in cui la notte e il giorno hanno la stessa durata). Fu Cosimo de’ Medici a ordinare al frate domenicano Ignazio Danti di costruire lo strumento, un’armilla, formata da due cerchi di bronzo di 1,30 cm di diametro, perfettamente perpendicolari tra di loro.
Il cerchio verticale (o meridiano) ha il compito di indicare il momento esatto del mezzogiorno solare e proietterà sulla facciata l’ombra di un rettangolo verticale. Nello stesso momento il cerchio orizzontale (detto equatoriale) proietterà un’ombra con la forma di un rettangolo orizzontale. Quindi nel giorno dell’equinozio, a mezzogiorno apparirà sulla facciata un’ombra a forma di croce.
Parlando di stelle e di strumenti astronomici, a Firenze si pensa subito alla nostra grande concittadina: Margherita Hack. Lei stessa raccontava: “Sono nata il 12 giugno 1922 a Firenze, e il caso ha voluto che la strada dove sono nata si chiamasse via Centostelle”… Nome nomen?
Margherita Hack, che Iniziò i suoi studi sulle macchie solari nel 1946 a Firenze, all’l’osservatorio di Arcetri, è stata una figura straordinaria: grande astrofisica, nota per le sue ricerche sulle stelle pulsanti, è stata una divulgatrice scientifica di enorme impatto, ed è stata la prima donna a dirigere un Osservatorio Astronomico in Italia, quello di Trieste, dal 1964 fino al 1987.
La RAI l’ha celebrata con la fiction “Margherita delle Stelle” mettendo in evidenza il suo carattere determinato e libero e i suoi valori di libertà e giustizia che i suoi genitori le trasmisero anzi, le “inculcarono” come diceva lei.
Margherita, che è stata vegetariana per la maggior parte della sua vita, non sarebbe entrata da noi per mangiare la bistecca, ma vista la scelta di tantissimi piatti senza carne, da Zà Zà è venuta… come dimostra una foto storica con lei e il ‘signor Zà Zà’, Stefano Bondi!