Dagli anni ’90, il numero di titoli a tema culinario è “lievitato”, per usare lo stesso linguaggio culinario. I protagonisti di questi racconti sono cuochi, critici gastronomici, autori di libri di cucina, pasticceri o semplicemente appassionati di cucina e forni e fornelli, e poi calici di buon vino, come comparse fisse.
Stefano Bondi, anima della trattoria Zà Zà, racconta, a questo proposito, una storia intorno al libro che per lui è stato più significativo:
“La prima parola che ho pronunciato da infante è stata “pappa” nessuno, fra i miei genitori o parenti o amici della futura adolescenza avrebbero mai potuto pensare, che quella parola mi avrebbe marchiato in modo così indelebile anima e corpo e accompagnato, da li, ad oggi, che ho passato la soglia dei sessanta, a trascorrere tutta la mia vita in mezzo ai fornelli e alle braci di legna e di carbone .
Questo cammino iniziato con le ricette della nonna Ines, della zia Giuliana e della mamma Mara, ha fatto sì che oggi la trattoria Zà Zà che gestisco da oltre quarant’anni, sia diventata uno fra i posti di ristoro tipici più apprezzati nel mondo.
Nei miei quarantatré anni di lavoro, ho viaggiato molto, per capire quello che succedeva fuori dai confini della mia città e del mio paese, rubando idee, colori, atmosfere e tanto altro, alla ricerca di mercatini e di banchi polverosi pieni di vecchi libri alla ricerca del volume magico, del volume che potesse farmi dire: “eccolo finalmente”, ma più acquistavo più leggevo, più mi confrontavo e più mi convincevo che la mia era la strada giusta, quella che rispettava che si inchinava rispettosa alla cucina delle nonne e della mamme. Spesso nello sfogliare quei vecchi, ma anche i nuovi libri di cucina, mi accorgevo, con piacere e dispiacere al contempo, che, molti ma molti di essi erano mere scopiazzature di pubblicazioni precedenti, e peggio ancora, a volte, anche mal copiati, pensate un po’.
Adesso, quando mi capita di essere in pausa dal lavoro, amo frugare fra gli scaffali del mio studio in una innumerevole quantità di copertine e titoli, cercando di ricordare, spesso riuscendovi, luogo e momento in cui ho acquistato questo o quel volume, e così proprio una di queste mattine mi è capitato in mano uno di quei libri, edito da Sansoni nel ’93 dal titolo “A Tavola con la storia” scritto da Maria Luisa Minarelli e stampato da Lito del mio caro amico Roberto Terrazzi, ho percorso con questa storia un viaggio splendido, fragrante e affascinante, dell’evoluzione del gusto, dal lontano passato fino al confluire di straordinarie esperienze esotiche nel grande crogiuolo occidentale di oggi.”
Per finire, il bel libro di Stefano Bondi, che non è solo un ricettario, è un libro di affetti e di ricordi. La piazza del Mercato Centrale, l’apertura della Trattoria Zà Zà, le ricette della mamma e della zia, gli incontri con personaggi famosi, i commenti sui piatti, i modi di dire. E poi, naturalmente, le ricette: dagli antipasti ai dolci, fino a liquori e sciroppi fatti in casa.
Il Ricettario, con alcuni dei migliori piatti della trattoria di Zà Zà, illustrato e ricco di 187 ricette originali in 235 pagine a colori, con copertina rigida e stampa a rilievo. In vendita sullo shop online zà zà https://www.trattoriazaza.it/product/ricettario-di-za-za/