Dal “Tramvai” alla Tranvia

L’evoluzione del tram a Firenze prima con i cavalli, poi a vapore e infine elettrico

Il 20 Gennaio 1958 alle ore 1,15 nel deposito di Piazza Alberti entrò sferragliando il tram n.17: a Firenze fu quella l’ultima corsa fatta da un ”tramvai” o da un “tramme”(come lo chiamavano i fiorenti).

Materiali rotabili e veicoli inadeguati, il rifacimento delle pavimentazioni stradali per il grande traffico automobilistico e la concorrenza degli autobus, consigliarono di sostituire i tram con mezzi più moderni. Tutto il trasporto pubblico fu sostituito da filobus (autobus elettrici, collegati a una rete aerea) per poi passare definitivamente, al servizio di autobus.

Oggi il progetto e il ripristino della rete tranviaria, ci fa riflettere sul fatto che forse la decisione del 1958 fu un po’ troppo affrettata.

Ma come si è evoluto nel tempo il servizio di trasporto pubblico a Firenze?

UN PO’ DI STORIA

IL TRAM A CAVALLI

Il 5 Aprile del 1879 fu inaugurata la tranvia a cavalli su rotaia che collegava Firenze a Peretola, destinazione estesa l’anno successivo a Prato e Poggio a Caiano. Le vetture erano trainate da una coppia di cavalli, con il vetturino che sedeva all’esterno, “a cassetta”. All’interno si trovavano due panche imbottite, lunghe quanto la vettura, una di fronte all’altra. La linea era gestita dalla Società Belga TF (Tramways Florentins). Sette furono le linee messe in esercizio fra le quali quella per Sesto con capolinea in Piazza della Signoria e quella per Fiesole con capolinea in Piazza San Marco.

IL TRAM A VAPORE

La prima linea da piazza delle Cure a San Domenico fu inaugurata Il 19 Maggio del 1886. Il tram a vapore era simile a un locomotore ferroviario, ma di dimensioni ridotte. Alla tratta Cure – San Domenico si aggiunsero successivamente quelle per Poggio a Caiano, Campi, Signa e Greve. Nel 1890 fu inaugurata la linea del Chianti, che ebbe un notevole consenso, tanto che continuò fino al 31 Luglio del 1935.

IL TRAM ELETTRICO

Nel 1890 la stessa Società Belga TF dette inizio all’era del Tram elettrico.

La prima tranvia elettrica in Italia, fu inaugurata Il 19 Settembre 1890, andava da Firenze a Fiesole.

Il tram aveva una lunghezza di 6 metri, con finestre a vetrate. Secondo la direzione di marcia, il guidatore prendeva posto su una delle due piattaforme semicircolari poste all’estremità della vettura. All’interno i sedili erano formati da panche in legno trasversali con due postazioni per il “bigliettaio”.

In seguito fu elettrificata una linea per Bagno a Ripoli lunga circa 7 km, e quella per le Cascine. Ai primi del Novecento la rete tramviaria comunale misurava 18 km e, partendo dai capolinea posti in centro, era possibile aggiungere le zone periferiche della città. Intorno al 1920 vennero assegnati i numeri di linea, e la numerazione è pressappoco la stessa degli attuali autobus cittadini.

Negli anni quaranta la rete fu gestita dalla FIAT e dal 1° Gennaio del 1946 la gestione divenne pubblica con l’ATAF (Azienda Tranviaria Automobilistica Filoviaria), che completò nel 1951 l’opera di ripristino dai danni della guerra. La città tornò a essere servita dal tram dal centro alla periferia, come farà la nuova tranvia.