“È berlingaccio quel giovedì, che va innanzi al giorno del carnesciale,
che i Lombardi chiamano la giobbia grassa.” (Benedetto Varchi)
Anche per gli antichi greci e durante le feste dionisiache dei romani, questi erano giorni “senza obblighi”, fatti di solo divertimento, in cui tutto era permesso o quasi, dallo scherzo più sfrenato fino alla dissolutezza.
E nascondersi “dietro” a una maschera aiutava e aiuta a perdere ogni timidezza.
A tavola la “licenza” continua, si fanno scorpacciate di cibi grassi e calorici pensando all’arrivo della Quaresima.
Ma il vero eccesso è nei dolci. Ogni giorno si mangia un dolce diverso, fatto con ingredienti semplici e poveri: rossi di uova, farina, zucchero, lievito, scorza grattugiata di limone e/o arancio, burro e un po’ di latte. Per tutti i dolci di Carnevale, gli stessi ingredienti: dal berlingozzo (il dolce del giovedì grasso), alla schiacciata alla fiorentina (per tutto il periodo carnevalesco), dai cenci ai brigidini che in più contengono un po’ di anice.
È DEL 1539 IL CARNEVALE
Più ANTICO D’ITALIA
Anche se quello di Viareggio è il più conosciuto, il Carnevale di Foiano della Chiana (Arezzo), con una storia lunga cinque secoli, è il più antico d’Italia. Per cinque domeniche di fila le strade dello storico borgo, diventano teatro di maschere, musica e feste in onore del re di carnevale: Re Giocondo.
Nelle strade sfilano quattro grandi carri allegorici, realizzati dalle quattro “fazioni” del paese – Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rus – che da secoli si sfidano realizzando grandi opere artistiche di cartapesta.
Davanti ai carri apre il corteo il re Giocondo, un fantoccio di cenci e paglia, simbolo della cultura contadina che inneggia alla rinascita, celebrando la scomparsa delle tenebre e del passato. L’ultimo giorno di festa si procede a un vero e proprio funerale prima che il re venga bruciato sulla piazza principale, per celebrare l’’inverno che finalmente sta per finire.
Come cantò Lorenzo il Magnifico nei celebri versi,
“chi vuol esser lieto sia, di doman non v’è certezza…”
Per il programma completo: http://www.carnevaledifoiano.it