Palazzo dei Diavoli a Firenze è una via nel quartiere dell’Isolotto, Ha assunto questo nome solo negli anni Trenta, anticamente si chiamava via della Querce dall’omonimo palazzo dei Mannelli, fatto costruire dai ricchi mercanti attivi nel commercio fin dai primi del XV secolo.
Da cosa deriva il suo nome?
Il “Palazzo dei Diavoli” è una casa torre duecentesca costruita in arenaria, alla quale poi nel Trecento sono state addossate altre strutture abitative.
Secondo alcuni l’edificio fu anche residenza del pittore fiorentino del ‘500 Agnolo di Cosimo di Mariano, meglio conosciuto come il Bronzino.
Sulle origini del nome si narrano parecchie leggende, una delle quali riferisce della famiglia Alberti, proprietaria dell’edificio, di parte “ghibellina”, i Ghibellini infatti, venivano considerati come “diavoli”.
Ma altri racconti sono legati anche ad altre credenze: si dice che al suo interno si riunissero le streghe, o che il palazzo fosse abitato da oscure presenze. e che la mancanza di decori all’architettura del palazzo, fosse dovuta al diavolo che indusse a terminare in una sola notte la costruzione, pretendendo in cambio l’anima del proprietario.
Secondo alcuni studiosi, è probabile che la planimetria del Palagio primo-trecentesco fosse quella di una “casa da signore”, un edificio caratterizzato da una cinta muraria, che fungeva da muro di contenimento al cui interno c’erano la casa e il giardino, ma nonostante la presenza di elementi tipici dell’edilizia militaresca… le “case da signore” non erano adibite a scopi militari.
Forse l‘ipotesi più attendibile, però, è questa: la strada, nel suo tratto finale, presentava una biforcazione con un Tabernacolo che obbligava a scegliere quale strada prendere, la scelta era o con Dio o col diavolo…