Un rito antico che si celebra all’alba, ancora oggi: un uomo, un cane, il silenzio del bosco. Un’arte segreta, annodata al legame con la natura e con il proprio cane, spesso tramandata di padre in figlio, perché i tartufi crescono quasi sempre negli stessi luoghi, accanto alla stessa pianta. Trovarne uno non è solo competenza o fortuna, è un piacere, una soddisfazione che rasenta il godimento.
La Toscana si presenta è una regione estremamente vocata alla produzione di tartufi, in particolare il suo territorio risulta molto produttivo nei confronti del tartufo bianco che, da un punto di vista alimentare, è in assoluto il più pregiato fra i tartufi commestibili. La raccolta è consentita dal 10 settembre al 31 dicembre.
In tempi antichi il tartufo eraconsiderato cibo degli dei, ricco di poteri afrodisiaci e per questo amato da Giove, tanto che i romani lo cuocevano sotto la cenere e lo gustavano con il miele.
Durante il Medioevo fu additato come cibo del demonio e bandito dalla tavola, fu nel Rinascimento che il tartufo venne non solo riscoperto, ma che divenne un grande protagonista, tanto che, nel 1500, Caterina de’ Medici portò alla corte di Francia il tartufo bianco che cresceva nel Castello Mediceo di Cafaggiolo a Barberino di Mugello (FI).
Fu la consacrazione, da allora fu adottato nelle corti dei nobili, diventando cibo d’eccellenza e cibo dei re. Fino ad arrivare al secolo passato quando Marilyn Monroe volle i tartufi nel menù del suo matrimonio con Joe di Maggio. Poi John Fitzgerald Kennedy e la First Lady Jaqueline, in vacanza a Ravello, lo assaggiarono e se ne innamorarono. E un altro Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, si fece consegnare tartufi bianchi all’ambasciata di Roma e li fece spedire in Islanda per l’incontro con Gorbacev a Rejkjavich.
E altri nomi di chi ha apprezzato il tartufo: Gabriele d’annunzio, Pope Paul VI, Pope John Paul II, Alfred Hitckcok, Luciano Pavarotti, Anita Eckberg, Federico Fellini, Liz Taylor, Richard Burton, Soraya, Mata Hari, Marcel Proust, Donald Reagan, Lady Diana, Claudia Cardinale, George W. Bush, Gerard Depardieu, Giuliano Gemma, Mohammed Al Fayed, Marcello Mastroianni, Sophia Loren, Pippo Baudo e molti altri.
Oggi il tartufo è sulla tavola di chi lo ama e non può mancare nei menù dei migliori ristoranti del mondo.
I golosi di tutte le epoche non hanno mai pronunciato il nome del tartufo senza portare la mano al cappello. (Alexandre Dumas)